Presentato al mondo intero nei primi giorni di giugno, il nuovo sistema operativo iOS4 della Apple per gli ultimi modelli di iPod Touch, iPhone 3G e 3GS è finalmente disponibile su iTunes. Le promesse di Steve Jobs infuocano ancora una volta le aspettative degli utenti, ma sono state tutte rispettate? Qualche piccola delusione, in realtà, c’è.
Iniziamo dall’iPhone 3G. L’installazione del nuovo sistema operativo made in California (e assembled in Cina) non è andata bene a tutti gli utenti: alcuni si sono ritrovati con numeri telefonici scomparsi e ripristini improvvisi. Problemi che possono succedere quando si fanno aggiornamenti di questo tipo e a cui l’iOS4 non è immune.
Si dirà che questo sistema operativo, più che all’iPhone 3G, è dedicato al 3GS e al prossimo iPhone4 (già in vendita negli Stati Uniti). Ma rimane il fatto che l’iOS4 ha delle funzioni in meno rispetto ai sistemi operativi precedenti: tagli che sono bilanciati solo in parte dal tanto sbandierato multitasking, ovvero la possibilità di tenere aperte più applicazioni contemporaneamete. Per il resto le cose vanno bene: l’iOS4 sembra molto veloce, la possibilità di raggruppare le “app” in cartelle (presente anche su 3G) permette di fare un po’ d’ordine sullo schermo, mentre il multitasking (realmente funzionante solo con le applicazioni aggiornate al nuovo sistema operativo) velocizza ogni operazione che necessita di usare insieme più applicazioni. Peccato però che in Apple non abbiano pensato a un sistema per decidere quando chiudere un’applicazione o semplicemente metterla in background. Il risultato è un nuovo passatempo per tutti gli utenti dell’iPhone: la chiusura delle applicazioni rimaste inevitabilmente aperte, un duro colpo per le prestazioni e la batteria del cellulare.
Una versione di iOS4 è attesa entro fine anno anche per iPad: l’avvento del multitasking potrebbe avvicinare un po’ di più il tablet a un computer portatile e convincere coloro che hanno dubbi sulla sua effettiva utilità.
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e qualche promessa non mantenuta appeared first on Il Fatto Quotidiano.